Tutte le fasi della filiera sono coinvolte nel progetto: produttori agricoli, organizzazioni dei produttori per la commercializzazione delle produzioni agricole, aziende di trasformazione, enti di ricerca e formazione. I risultati attesi sono:

  • produzione di conoscenze tecnico-scientifiche per la coltivazione del grano duro convenzionale e biologico, e loro trasferimento al mondo operativo, attraverso le azioni di divulgazione;
  • supporto alle decisioni cruciali da intraprendere nelle diverse fasi del processo produttivo (scelta varietale, fertilizzazione azotata) e migliore uso dei mezzi tecnici a disposizione da parte di agricoltori e tecnici;
  • miglioramento delle produzioni dal punto di vista quali-quantitativo, derivante dall’applicazione delle conoscenze sviluppate dal presente progetto.

 

I risultati derivanti dalle prove previste dal progetto rappresenteranno una base di conoscenze sviluppate con rigore scientifico, a cui tecnici e agricoltori potranno far ricorso per la definizione delle proprie strategie aziendali nella coltivazione di grano duro. Le innovazioni sviluppate porteranno a un miglioramento quantitativo e qualitativo della produzione, ad un incremento della redditività della coltura in quanto andranno ad identificare le varietà migliori per la coltivazione nelle condizioni pedo-climatiche degli areali pugliesi, e definiranno importanti aspetti per l’applicazione dei fertilizzanti azotati e per la coltivazione biologica. Le aziende di trasformazione beneficeranno di un prodotto di migliore qualità. L’applicazione nella pratica dei risultati porterà benefici dal punto di vista economico, in quanto l’agricoltore potrà ottimizzare gli input della coltura, con benefici anche per la sostenibilità ambientale. L’uso delle varietà più adatte alla coltivazione, e l’ottimizzazione d’uso dei fertilizzanti azotati porterà benefici nella percezione dell’attività agricola da parte del consumatore, mostrando come l’agricoltura possa essere attenta e sempre più rispettosa dell’ambiente.